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MusicZone – Vinyl & RSD 2020

Il Vinile e il Record Store Day 2020

La Musica non è solo cultura, è passione, è un modo di trasmettere sensazioni, emozioni… e per riprodurla ci siamo inventati di tutto, grammofoni, il giradischi, il mangiacassette, il lettore cd anche il portatile walkman, lettore mp3… però siamo tornati nuovamente al giradischi. Si siamo un po’ tornati indietro ad ascoltare il Vinile, perchè con i suoi solchi spesso rovinati dall’usura riesce dare una sonorità unica al momento in Musica.

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Vogliamo fare cosa in questa edizione chiamiamola “Speciale Vinile ” di MusicZone, raccontarne un pò storia, ma vorremmo coinvolgere tutti in un appassionato ed appassionante viaggio del Vinile.

Scrivicelo, via mail, via whatsapp, via instagram, perchè no con delle foto che raccontino e diano testimonianza di questo meraviglioso oggetto… che dici, bella idea vero…ma adesso cominciamo dall’inizio…

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Un pò di Storia del Vinile. Nel 1948 furono introdotti i dischi in vinile; questi, rispetto ai vecchi dischi a 78 giri in gommalacca che andarono a sostituire, presentano un solco di spessore e profondità minori, per questo sono anche detti “microsolchi”, e ruotano a velocità più bassa, consentendo una maggiore durata di registrazione e riuscendo a raggiungere e a volte a superare nei 33 giri i 30 minuti a facciata.

Negli anni sessanta furono prodotti anche dischi quadrifonici che, grazie ad una tecnologia detta a matrice adottata nei circuiti, erano in grado di separare i segnali su quattro canali, dando all’ascoltatore l’impressione di essere letteralmente circondato dal suono poiché l’impianto riproduttore era dotato di due casse acustiche anteriori e due posteriori. Questa tecnica ebbe uno scarso successo commerciale, probabilmente a causa degli alti costi dell’apparecchio riproduttore, in particolare delle testine con puntina in diamante con taglio Shibata necessarie per la riproduzione quadrifonica, in un’epoca in cui anche gli impianti in grado di riprodurre i soli dischi stereofonici erano ancora un lusso.

Fino agli anni settanta il vinile è stato il più diffuso supporto per la riproduzione audio di materiale pre-registrato, ma all’inizio degli anni settanta la sua preminenza è stata insidiata dalle musicassette e alla fine degli anni ottanta il vinile ha ceduto progressivamente il posto al compact disc (CD Audio). La produzione su larga scala di dischi in vinile è praticamente cessata nei primi anni novanta (in Italia fino al 1993). Dalla seconda metà degli anni duemila il disco in vinile è tornato negli scaffali dei negozi, essenzialmente come prodotto di nicchia. I dati di consuntivo 2011 stilati dall’istituto Nielsen SoundScan indicano un aumento da 2,8 a 3,9 milioni di LP in vinile venduti negli USA. Anche in Italia la produzione e la vendita del vinile, ristampe in particolare, hanno ripreso quota. Molti sono gli artisti che stampano i loro lavori anche su vinile. (fonte Wikipedia)

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E adesso tocca a te… aspettiamo tante e di più delle tue storie e di cos’è stato per te il Vinile, si perchè è una cosa che sappiamo per certo, tutti noi abbiamo ancora qualche Vinile in casa 🙂

Ah quasi dimenticavo, se ce la facciamo le vostre storie le portiamo al RECORD STORE DAY 2020 festa del negozio di dischi, al primo appuntamento del 29 Agosto, in tutta sicurezza, nel nostro negozio… per perderti in un mare di Musica, Ti aspettiamo!!

A presto…. Agnese & Mauro del Discorso Snc 😉

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