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MusicZone – Lana Del Rey

DID YOU KNOW THAT THERE’S A TUNNEL UNDER OCEAN BLVD

Lana Del Rey ha pubblicato il suo attesissimo nuovo disco (il nono della sua brillante carriera), Did You
Know That There’s A Tunnel Under Ocean Blvd che segue il successo dei precedenti album Blue Banisters e Chemtrails Over The Country Club, entrambi molto acclamati dalla critica di tutto il globo.

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Lana Del Rey è ancora la più coraggiosa della sua generazione. La solita Lana. Sofferente, addolorata, desolata. Quantomeno negli anni Elizabeth Woolridge Grant è riuscita a costruirsi un’estetica potente, distinguibile, tutta sua, che ha influenzato anche le generazioni successive di popstar. Di quell’estetica lì, “Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd” ne è la sintesi più aggiornata. Nel nuovo album di inediti, l’ottavo della sua carriera. Lana si guarda bene dallo stravolgere lo stile che l’ha resa iconica, una paladina di un altro (e “alto”) pop rispetto a quello che domina le classifiche.

Canzoni elaborate negli arrangiamenti, con arditezze vocali che stupiscono, melodie ultraclassiche intonate con quella voce caratteristica teatrale e ariosa, cori ipnotici, ambizioni vintage, riferimenti nei testi a epoche passate: “Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd” è così per 77 minuti.

Il tunnel del titolo del disco – e del singolo che ne ha anticipato l’uscita – esiste davvero, a Long Beach, in California: un tempo era un sottopassaggio che permetteva ai turisti di accedere alla spiaggia, prima che venisse chiuso al pubblico alla fine degli Anni ’60.

È lì che la 37enne cantautrice statunitense sogna di rifugiarsi, per sfuggire alla contemporaneità. In fondo la retropia della sua musica è una sorta di tana psicologica nella quale Lana rivendica la sua diversità, con le sue canzoni da ragazza straziata dai desideri, un po’ diva di Hollywood, un po’ Lolita.

L’album ha un sound epico. Sin dal pezzo che lo apre, “The grants”, con un bel crescendo emozionante, enfatizzato dalla presenza di un coro gospel che canta insieme a Lana Del Rey. La cantautrice ha lavorato al disco insieme a Jack Antonoff e a Zach Dawes, tra i suoi collaboratori più fidati. “Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd” è un album alternativo rispetto al pop d’altaclassifica di questi anni anche nel numero di musicisti coinvolti nelle sessions: quaranta in tutto.

In oltre un’ora e un quarto di musica Lana Del Rey spazia dal jazz a canzoni classiche al pianoforte, passando per il gospel e pure esperimenti tra il soul e l’hip hop. Confermandosi ancora una volta come la più coraggiosa, audace e impavida popstar della sua generazione.

Anticipato dal singolo omonimo, scritto dalla stessa cantante assieme a Mike Hermosa e prodotto da Lana Del Rey con Jack Antonoff, Drew Erickson e Zack Dawes, e accompagnato da un visual video, già disponibile in rete e che ha totalizzato oltre 2,8 milioni di views in appena 4 giorni.

Lista Brani

  1. The Grants
  2. Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd
  3. Sweet
  4. A&W
  5. Judah Smith Interlude
  6. Candy Necklace (feat. Jon Batiste)
  7. Jon Batiste Interlude
  8. Kintsugi
  9. Fingertips
  10. Paris, Texas (feat. SYML)
  11. Grandfather please stand on the shoulders of my father while he’s deep-sea fishing (feat. RIOPY)
  12. Let The Light In (feat. Father John Misty)
  13. Margaret (feat. Bleachers)
  14. Fishtail
  15. Peppers (feat. Tommy Genesis)
  16. Taco Truck x VB
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