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MusicZone – Amy Winehouse

LA REGINA DEL SOUL

“Frequentemente cerco di far ricordare Amy alla gente per il suo talento, la sua generosità e per l’amore che mostrava a tutti”, ha detto più volte il padre Mitch Winehouse, “e non per i suoi problemi di dipendenza. La sua musica genera ancora un sacco di soldi, ma ridarei indietro tutto pur di riavere mia figlia”. Mitch Winehouse gestisce l’ente benefico Amy Winehouse Foundation ed Amy’s Place, quest’ultimo un rifugio londinese in cui possono trovare accoglienza fino a 16 donne che hanno superato la dipendenza.

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Cantante dalla voce inconfondibile, capace di fondere rhythm and blues, soul, jazz e rock, è entrata a far parte del club dei “27”, con Janis Joplin, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Brian Jones e Kurt Cobain, vere e proprie leggende della musica, scomparse a 27 anni di età. Il suo look eccentrico, con i capelli cotonati, il trucco vistoso e quell’ascesa segnata dapprima dall’album ‘Frank’, nel 2003, e consacrata tre anni dopo dal successo di ‘Back to black’.

La ‘favola’, però, viene offuscata dalla depressione, dai problemi di droga, dall’abuso di alcol e dai disordini alimentari che si intrecciano con la burrascosa vita privata: il difficile rapporto con i genitori e il matrimonio – e poi il divorzio – con Blake Fielder-Civil. Più volte Amy si presenta ubriaca o sotto l’effetto di stupefacenti in pubblico e sul palco. Slitta la realizzazione del suo terzo album, uscito postumo nel 2012.

Dieci anni fa moriva Amy Winehouse. La cantante inglese fu trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square, Londra, alle 15:53 del 23 luglio 2011; il personale sanitario delle due ambulanze che accorse immediatamente sul posto non poté che constatarne il decesso. Il 27 ottobre 2011 furono resi noti gli esiti degli esami tossicologici, che rivelarono la presenza di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito per la guida.

La casa di produzione A24 ha rilasciato qualche anno fa un video inedito su Winehouse girato durante la registrazione di “Back to Black”, il capolavoro che l’ha consacrata al mondo con 12 milioni di copie vendute. Si tratta di alcuni minuti estratti dal documentario, a lei dedicato, uscito nel Regno Unito.

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Amy Winehouse si è esibita in pubblico l’ultima volta al Roundhouse di Camden il 20 luglio 2011, tre giorni prima della sua morte. Amava Camden, il suo quartiere, che oggi in molti luoghi le rende omaggio con murales, scritte e la statua di bronzo eretta nel settembre 2014 nel mercato, come tributo alla “Regina di Camden”, meta di pellegrinaggio per i suoi fan insieme alla sua casa dove non manca giorno in cui qualcuno non lasci un mazzo di fiori.

Amy Jade Winehouse nasce il giorno 14 settembre 1983 a Enfield (Middlesex), in Inghilterra. Cresce a Southgate, quartiere a nord di Londra, dove la sua famiglia (di origine ebreo-russe) è composta dal padre farmacista e dalla madre infermiera. Già in tenera età Amy dimostra di preferire la musica allo studio: fonda a scuola (la Ashmole School) a soli dieci anni un piccolo gruppo rap amatoriale che – anche come si evince facilmente dal nome – si ispira al modello delle Salt’n’Pepa: il gruppo di Amy si chiama “Sweet’n’Sour”.

A sedici anni Amy Winehouse ha già imboccato la strada del professionismo vocale: viene scoperta da Simon Fuller, noto e astuto ideatore di “Pop Idol”: Amy viene quindi messa sotto contratto dall’agenzia di management “19 Entertainment”, che le procura un contratto discografico con la Island Records.

L’esordio discografico arriva nel 2003 con l’album “Frank”: subito il lavoro riscuote ottimi successi sia di critica che di pubblico. Con le sue oltre 300.000 copie vendute ottiene un disco di platino. La ricetta vincente sembra essere il mix delle sofisticate sonorità jazz/vintage e soprattutto la particolare voce calda e convincente di Amy. La sua voce appare infatti “nera” e molto più matura di quanto la sua giovane dovrebbe far supporre. Il singolo “Stronger than me”, composto dalla stessa Amy Winehouse assieme al produttore Salaam Remi, le fa vincere un “Ivor Novello Award”, prestigioso premio inglese riservato ad autori e compositori.

Torna in pubblico con un nuovo lavoro musicale (e con quattro taglie in meno) alla fine del 2006. Il un nuovo disco si intitola “Back to black” e si ispira a Phil Spector e alla Motown, nonchè alla musica dei gruppi vocali femminili degli anni ’50 e ’60. Il produttore è ancora Salaam Remi, affiancato da Mark Ronson (già produttore di Robbie Williams, Christina Aguilera e Lily Allen). Il singolo estratto dall’album è “Rehab” (che parla dei temi di cui Amy è stata vittima) che proietta subito il disco nella top ten inglese, facendole vedere la vetta all’inizio del 2007. Al disco seguono numerosi premi e riconoscimenti tra cui un Brit Award come migliore artista femminile britannica. Ai Grammy Awards 2008 (gli Oscar della musica) di Los Angeles trionfa vincendo quattro premi.

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